Scenografo. Ci ospita nel suo hotel La Minervetta di Sorrento. «Non lo chiamo boutique hotel perché è proprio la casa in cui io vivo. C’è un’area che è solo mia, ma per il resto amo condividere quadri, opere d’arte, disegni e libri con gli ospiti che soggiornano qui», spiega. E poi: «Mi ha avvicinato alla bellezza mia madre, metà danese e metà di Sorrento. Amava l’architettura e gli oggetti di design. Quando ho iniziato io a studiare alla Domus Academy di Milano erano gli anni 80, insegnavano lì Andrea Branzi, Ettore Sottsass e Gaetano Pesce. Con Pesce sono diventato amico e l’ho ospitato più volte qui. Era felice che avessi le sue opere nelle stanze». Dello stile dice: «Amo il colore blu come il mare, lo indosso ogni giorno, mi rappresenta perché mi permette di confondermi con il territorio, mi fa sentire parte di esso».